Iniziazione

Adi Corbetta
Catalogo Electa

Pone l'interrogativo, Aron Demetz, quasi come costante delle sue opere e qui, nel tema religioso, l'interrogativo riguarda la coscienza, la consapevolezza del fare, si spiegano così gli sguardi vuoti e attoniti delle giovinette, il passo ripetuto in modo identico. Comparse libere o costrette a partecipare?
Aron Demetz

Vittorio Sgarbi
catalogo Electa

"Mai è illustrativo Demetz. Sempre contenuto, impenetrabile; mai un compiacimento, mai una concessione all'ornamento. Egli cerca l'essenziale, le sue sculture sono sculture dell'anima, intrinsecamente liriche "
IN SE'

Marco Tonelli
catalogo della mostra

"L'eterea frontalità delle sculture di Demetz permette alle sue statue di sognare più dolcemente, di abbandonare senza affanno il corpo ed immaginare la fuga dal quotidiano, come crisalidi appena uscite dal bozzolo. Statue che assaporano un sonno interiore, che desiderano l'impossibile ritorno in se stesse, inclini a muti dialoghi, perfino al sonnambulismo".
"Demetz, la nuova pelle di legno"

Emma Gravagnuolo
Arte, novembre 2007

"Aron Demetz accosta al legno la resina, materiale che gli alberi producono naturalmente. Instabile e dal profumo intenso, raccolta in Val Gardena, la resina diventa, stesa su teste, braccia o figure, una nuova pelle lucida e irregolare. Le sculture sembrano sul punto di sciogliersi."
(C) MASSIMO MANZELLA per ENTROTERRA